Molecole d’autore in cerca di memoria: dramma scientifico-civile in due atti
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Molecole d’autore in cerca di memoria: dramma scientifico-civile in due atti , livre ebook

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Description

Liberamente tratto da Il Sistema Periodico di Primo Levi, il dramma si ambienta in uno scenario da Fahrenheit 451. In tale mondo senza libri né memoria si affaccia un uomo della strada con dei foglietti non ben decifrabili: con l'aiuto della voce narrante, di suoi amici - Scienza, Tecnologia e Natura - e di due attori a lungo fuori campo, Primo e l'amico Alberto, l'uomo riesce a ricostruire l'episodio del racconto Cerio. Grazie al ricordo si ricostruisce così l'identità perduta, ossia la nostra storia. Scienza, Tecnologia e Natura consentono all'uomo senza memoria di appropriarsi di sapere scientifico ed emanciparsi dal suo stato. Il dramma trova la sua catarsi con un passo commovente, ispirato al racconto Carbonio, che liricamente crea un nesso atemporale fra un atomo di carbonio del fumo di un forno crematorio e il medesimo dimorante nel corpo di qualcuno di noi, parabola poetica di una scienza immersa nella vita e nella storia dell'uomo.



Luigi Dei, studioso di fama internazionale della chimica dei materiali al Dipartimento di Chimica "Ugo Schiff", insegna chimica alla Facoltà di Scienze dell'Università di Firenze. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, si dedica anche alla divulgazione scientifica e ai temi del rapporto fra scienza, arte e letteratura. Brillantissima, in questo contesto, la sua recente conferenza-spettacolo "La scienza racconta il Bolero di Ravel".

Informations

Publié par
Date de parution 01 décembre 2011
Nombre de lectures 0
EAN13 9788866550310
Langue Italiano
Poids de l'ouvrage 1 Mo

Informations légales : prix de location à la page 0,0020€. Cette information est donnée uniquement à titre indicatif conformément à la législation en vigueur.

Extrait

Molecole d’autore in cerca di memoria : dramma scientifico-civile in due atti / Luigi Dei. – Firenze : Firenze University Press, 2011.
http://digital.casalini.it/9788866550297
ISBN 978-88-6655-026-6 (print)
ISBN 978-88-6655-029-7 (online PDF)
ISBN 978-88-6655-031-0 (online EPUB)
***

Liberamente tratto dai racconti Cerio e Carbonio de Il Sistema Periodico di Primo Levi e dal saggio L’arte letteraria di un chimico di Luigi Dei da Voci dal mondo per Primo Levi. In memoria, per la memoria , Firenze University Press, 2007.
Il presente volume è stato pubblicato grazie al contributo di Endura S.p.A. – A passion for chemistry

Il testo è stato concepito nell’ambito delle attività di divulgazione scientifica da parte di OpenLab
Servizio della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Firenze

Prima Edizione nell’Anno Internazionale della Chimica


***
Immagine di copertina gentilmente concessa dalla Fondazione Carima – Museo Palazzo Ricci (Macerata). Osvaldo Licini – Amalassunta (anni ’40-’50) Olio su tela – cm 19,5 x 28
Progetto grafico di Alberto Pizarro Fernández
© 2011 Firenze University Press
Università degli Studi di Firenze
Firenze University Press
Borgo Albizi, 28, 50122 Firenze, Italy
http://www.fupress.com/
Printed in Italy
Finito di stampare presso – Litotipografia Alcione
Sommario
Pagina del copyright
Sommario
Presentazione
Personaggi in ordine di apparizione
Atto Primo
Scena prima
Scena seconda
Scena terza
Scena quarta
Atto Secondo
Scena prima
Scena seconda
Presentazione
Luigi Dei è professore di chimica presso l’Università di Firenze, insegna nei corsi di laurea di Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro sia a livello triennale che a livello magistrale e dirige il Centro di Ateneo per i Beni Culturali, un chiaro segno dell’interesse riposto nelle relazioni tra scienza ed attività artistiche. L’autore possiede inoltre grandi capacità comunicative ed è molto apprezzato per questo dai suoi studenti. Luigi Dei utilizza questa sua capacità anche ai fini della divulgazione scientifica. A questo riguardo vorrei ricordare una sua bellissima presentazione del Bolero di Ravel, che gli permette di illustrare le caratteristiche fisiche e chimiche dei vari strumenti dell’orchestra, funzionali al tipo di suoni che si vogliono realizzare. L’autore si è anche dedicato all’impegno civile con una serie di conferenze dedicate a Primo Levi e con la curatela di un volume in memoria di Levi “Voci dal mondo per Primo Levi. In memoria, per la memoria”.
Il libro che qui presentiamo rappresenta un po’ la sintesi di questi elementi. Il volume, denominato anche dramma scientifico-civile, si dipana sulla scia di un episodio de “Il Sistema Periodico” di Primo Levi e, precisamente, al modo in cui Levi e l’amico Alberto Dalla Volta riuscirono a procurarsi del pane nel campo di concentramento in cui erano detenuti, commerciando all’interno del campo delle pietrine per accendisigari, realizzate grazie al composto intermetallico ferro-cerio.
La narrazione è condotta da una voce che si lamenta del suo mondo dove la memoria appare ormai decaduta, non si stampano più libri e si cerca di cancellare i ricordi. In questo scenario appare un uomo della strada che ha ritrovato dei foglietti non ben decifrabili e con l’aiuto della voce narrante e di suoi amici, la Scienza, la Tecnologia, la Natura, e di due voci che restano a lungo fuori campo, Primo e l’amico Alberto, riesce a ricostruire l’episodio del cerio descritto da Levi nell’opera sopra citata.
Il libro si impernia quindi sul ricordo e sulla ricostruzione di una identità perduta, la nostra storia. In questa ricostruzione molto belli appaiono gli interventi della tre voci Scienza, Natura e Tecnologia che, di volta in volta, danno spiegazioni con notevoli esemplificazioni scientifiche, dei tentativi fatti da Primo ed Alberto per cercare di procurarsi del materiale commestibile da quello che potevano trovare nel laboratorio fuori dal campo dove Primo Levi lavorava. Da questi dialoghi traspaiono anche le forti interrelazioni tra Scienza e Tecnologia, in un crescendo che culmina con una dichiarazione di amore vero e proprio tra questi due protagonisti.
La narrazione termina con un passo molto bello e commovente, sempre ispirato al volume di Levi, sul ciclo del carbonio, che parte dalla morte di Alberto in un forno crematorio e dall’osservazione dell’uomo della strada che di lui non resta traccia. Da qui si snoda l’intervento di Alberto che mostra come il carbonio del suo corpo bruciato abbia subito un ciclo che lo potrebbe aver portato nei corpi degli spettatori del dramma che lui e gli altri stanno rappresentando.
In questo libro, costruito come una sceneggiatura teatrale, emergono tutte le principali qualità di Luigi Dei, impegno morale e civile e volontà di mostrare come l’uso mirato della scienza rappresenti un punto fondamentale della vita e della storia dell’uomo.
Firenze, Luglio 2011
Roberto Casalbuoni
Presidente di OpenLab

Luigi Dei, Molecole d’autore in cerca di memoria. Dramma scientifico-civile in due atti ISBN 978-88-6655-026-6 (print) ISBN 978-88-6655-029-7 (online PDF) ISBN 978-88-6655-031-0 (online EPUB) © 2011Firenze University Press
Personaggi in ordine di apparizione
Voce narrante
Uomo della strada
Primo (Levi)
Scienza
Alberto (Dalla Volta)
Natura
Tecnologia
Atto Primo
Scena prima
Spazio aperto e disadorno, semioscurità, in primo piano un attaccapanni con un cappotto, un cappello ed una sciarpa, una scrivania con computer e pochi fogli sparsi, penne e matite, varie librerie senza libri con soprammobili e vasi da fiori, tre televisori di varie dimensioni sui ripiani delle librerie, poltrone e divani. Personaggi: Voce narrante, Uomo della strada e Primo.
Voce narrante ( È solo sul palcoscenico e cammina in lungo e in largo, nervoso, triste, ma anche arrabbiato con se stesso e con il mondo ) – Che mondo è mai questo che vive solo di immagini, di presente, di edonismo e consumismo sfrenati, senza più memoria di niente. ( Entra in scena l’Uomo della strada, timido e sorpreso dall’impeto e dalla foga dell’esordio della Voce narrante, si guarda intorno e si accomoda in un angolo senza essere visto dalla Voce narrante ) Ecco gli uomini d’oggi, tutti professionisti della dimenticanza: ( con sarcasmo ) belle le scuole dove s’insegna l’arte del dimenticare, meraviglioso il premio nazionale «Oblìo», che tutti fanno le corse per vincere!
Uomo della strada ( Era un po’ nascosto in scena ed ora esce allo scoperto e si rivolge alla Voce narrante senza timore, né riverenza ) – Ma che dici? Mi sembri un po’ esagerato! La gente, se vuole, può leggere e non dimenticare proprio niente.
Voce narrante – Ah, secondo te la gente può leggere? Ma via! Sai bene che non esistono più libri di storia, e che è vietato chiedere alla gente «chi eri?», «chi sei stato?». Cosa dicono, ormai, tutti i nostri politici di qualsiasi razza siano: «Qualunque cosa mi chiediate sul mio passato, sappiate che io non sono mai stato!». I libri, tu dici, che la gente, se vuole, potrebbe leggere? Ma dove vivi! I libri sono diventati oggetti d’antiquariato, pezzi da museo, rari cimeli, frammenti archeologici ormai obsoleti. Lo sai che trovare un negozio di libri è ormai quasi impossibile? Vedi tu librerie nelle case? ( Con ironia ). Prova un po’ a sfogliare i cataloghi dei mobilifici, vedrai quante belle librerie puoi acquistare: ( scandisce bene le parole ) non le fanno più! Questa è la triste verità.
Uomo della strada – Non è vero quello che dici: se abbiamo dei ricordi, possiamo poi scriverli e trasmetterli agli altri. Mi sembri un po’ troppo pessimista!
Voce narrante – Secondo te io sarei pessimista? Ma non essere tu un falso ottimista! Apri gli occhi! Ricordare non ha più senso; le nuove leggi vietano addirittura di conservare quello che scrivi: i programmi di videoscrittura non fanno più salvare i documenti. Altro che pessimismo, il mio è puro e semplice realismo! È sventurato questo mondo, che non ha più bisogno del suo passato! ( La Voce narrante si dirige verso il cappotto sull’attaccapanni e mette una mano in una delle due tasche del cappotto ).
Uomo della strada – Perché dici questo? Io sento un bisogno cocente del nostro passato, voglio la memoria, odio la dimenticanza.
Voce narrante – Tu dici così. Bene, allora senti cosa leggo, invece, in questo frammento di libro: poche parole, trovate nella tasca di questo vecchio cappotto: ( apre e legge il frammento ) «Nell’arte del dimenticare il genio italico non conosce rivali: è insuperabile, eccelso». Sai chi ha coniato questa grande frase? Uno scrittore italiano, alla fine del secondo millennio. Quanta verità, quanta potenza profetica, quanta disperazione!
Uomo della strada – Può darsi che tu abbia ragione. Anch’io, però, ho trovato nella cantina dei miei nonni alcuni piccoli pezzi di carta scritta che mi sembra narrino eventi accaduti, penso drammatici, che parlano di fame, di rubare, di recipienti, di pietrine, di accendisigari, di morte, di vita, di cerio. Visto che ti agiti tanto rivendicando il tuo vecchio mondo che non c’è più, invece di fare tante chiacchiere a vuoto, aiutami a capire, a ricomporre questo rompicapo di carta ed inchiostro, torniamo insieme indietro nel tempo e fammi riappropriar

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