ARIANNA
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Description

Livret de l'opéra " Arianna ".
Texte de Vincenzo Cassani
Musique de Benedetto Marcello.
Site : librettidopera.it

Informations

Publié par
Nombre de lectures 56
Langue Italiano

Extrait

ARIANNA
Intreccio scenico musicale a cinque voci.
testi di Vincenzo Cassani
musiche di Benedetto Marcello
Prima esecuzione: inverno 1726, Venezia.
www.librettidopera.it
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Informazioni
Arianna
Cara lettrice, caro lettore, il sito internetwww.librettidopera.itè dedicato ai libretti d'opera in lingua italiana. Non c'è un intento filologico, troppo complesso per essere trattato con le mie risorse: vi è invece un intento divulgativo, la volontà di far conoscere i vari aspetti di una parte della nostra cultura. Ogni libretto è stato cercato e realizzato con passione: acquistando i compact-disc realizzati aiutate a portare avanti e a migliorare la qualità di questa iniziativa. Motivazioni per scrivere note di ringraziamento non mancano. Contributi e suggerimenti sono giunti da ogni dove, vien da dire «dagli Appennini alle Ande». Tutto questo aiuto mi ha dato e mi sta dando entusiasmo per continuare a migliorare e ampliare gli orizzonti di quest'impresa. Ringrazio quindi: chi mi ha dato consigli su grafica e impostazione del sito, chi ha svolto le operazioni di aggiornamento sul portale, tutti coloro che mettono a disposizione testi e materiali che riguardano la lirica, chi ha donato tempo, chi mi ha prestato hardware, chi mette a disposizione software di qualità a prezzi più che contenuti. Infine ringrazio la mia famiglia, per il tempo rubatole e dedicato a questa attività. I titoli vengono scelti in base a una serie di criteri: disponibilità del materiale, data della prima rappresentazione, autori di testi e musiche, importanza del testo nella storia della lirica, difficoltà di reperimento. A questo punto viene ampliata la varietà del materiale, e la sua affidabilità, tramite acquisti, ricerche in biblioteca, su internet, donazione di materiali da parte di appassionati. Il materiale raccolto viene analizzato e messo a confronto: viene eseguita una trascrizione in formato elettronico. Quindi viene eseguita una revisione del testo tramite rilettura, e con un sistema automatico di rilevazione sia delle anomalie strutturali, sia della validità dei lemmi. Vengono integrati se disponibili i numeri musicali, e individuati i brani più significativi secondo la critica. Viene quindi eseguita una conversione in formato stampabile, che state leggendo. Grazie ancora. DarioZanotti
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Libretto n. 53, prima stesura perwww.librettidopera.it: aprile 2004. Ultimo aggiornamento: 25/04/2008.
In particolare per questo titolo si ringrazia Vittorio Bertolini per la gentile collaborazione.
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V. Cassani / B. Marcello, 1726 P E R S O N A G G I
ARIANNA..........SOPRANO
FEDRACONTRALTO ..........
TESEO..........TENORE
BACCO..........BASSO
SILENO..BASSO ........
Marinai, Bessaridi, Satiri, Fauni, Villanelle, Seguaci di Bacco.
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Personaggi
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Parte prima
P A R T E P R I M A
Arianna
Spiaggia di mare con padiglione socchiuso. Al lato bosco, e rupe che guarda lo stesso mare. Navi alla spiaggia.
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Scena prima Teseo, Fedra, Coro di Marinai. CORODIMARINAISu, nocchieri sciogliamo le vele, ché del mare placata è già l'onda; dileguato ogni nembo crudele, or ne invita a partir dalla sponda.
TESEOFedra, il tempo quest'è: di gigli e rose adorna il crin l'aurora ne guida il sole, e ne precorre i passi. FEDRAOhimè, che da me stessa io mi divido. TESEOGuarda, se non t'affretti, di non pianger per sempre un tal momento. FEDRASu questo lido solitario ed ermo, dovrò lasciar la mia germana? E teco fuggir? E lunge andar dagli occhi suoi? TESEOE nulla men, se sposo tu mi vuoi. FEDRAPermetti, oh dio, che un bacio almen le porga. TESEOCome? S'ella si desta dal grato sonno in cui riposa e giace, quando n'andrem più mai soli, e sicuri? FEDRAMi si conceda un solo guardo. TESEOE poi tosto partiam. La vedi sulle piume giacer negletta, e co' la bianca destra, e co' la guancia eburna, cui tu sola al par vai, de' lini il bel candor vincer d'assai? FEDRADal padiglion la veggo. TESEOAh, non destarla! FEDRAAddio germana. TESEOPiano. FEDRAIl ciel t'assista.
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V. Cassani / B. Marcello, 1726
FEDRA So quanto piangerai quando vedrai partito colui che t'ha tradito con tanta infedeltà. E più, quando saprai, ch'io quella, quella fui, che il tolse agli occhi tuoi e parte, e seco va. Scena seconda Teseo. TESEOQual mai gran pena a un cor dover a forza di chi non puote amar fingersi amante! Ma pure alfin non mi vedrò più al fianco quel volto a me noioso. Con l'adorata Fedra andrò lontano; fremerà Arianna; ma il suon de' suoi lamenti, ch'io non udrò, disperderanno i venti. TESEO Se ad appagar volesse il cielo le querele degli amanti, quanti, quanti vibreria dall'alto i fulmini contro noi di sdegno armato. Ma di rado ei scaglia il telo benché spesso ne minaccia; poi con faccia tutta luce, e pien di giubilo, s'apre a noi vago, e placato. Scena terza Bacco, Sileno, Coro di Bessaridi, di Satiri, e Fauni. BACCOA terra, a terra. A ristorarsi alquanto fermiamo in quest'arena: già ne invitò da lunge il vago orror dell'isoletta amena.
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Parte prima
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Arianna
Parte prima CORODISATIRIEbbre bessaridi, e fauni, e satiri, suonate cembali, e trombe, e timpani; or che arriva con lieto viva il domatore dell'oriente. DUEIDIRASSEBMiratelo che scende dal carro d'or che splende, e poi le tigri sciolte, l'asta, e il tirso trattar con man possente. DUEFAUNIMirate qual si smalta di rose, gigli, e calla, e tutto ameno ride all'apparir del nume, il suol repente. TUTTOILCOROEbbre bessaridi, e fauni, e satiri, suonate cembali, e trombe, e timpani; or che arriva con lieto viva il domatore dell'oriente. Scena quarta Arianna, ch'esce svegliata dal padiglione; Bacco e Sileno in disparte. ARIANNAQual suono strepitoso mi toglie il sonno? O che sarà? Ma dove è Fedra la germana? Come dal fianco mia tacita, e cheta si tolse? È gita forse al legno dov'è Teseo? Ah, gelosia, come fuor del dovere, e a mio dispetto, tenti d'entrarmi in petto? Ma, ohimè, che sciolto il pino a gonfie vele irne già veggo. Teseo... Fedra... Oh dio! Non v'è chi mi risponda. Germana... Sposo... BACCOAlta ventura è questa. ARIANNAMisera, ognuno è sordo al par dell'onda. SILENOTemo che gridi invan.
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V. Cassani / B. Marcello, 1726 ARIANNACosì mi lasci sposo crudel? Dove ten' vai? Che, forse m'abbandoni? Ah, spietato! E tal si lascia del regnante di Creta l'augusta prole? BACCOÈ Fedra, od Arianna? ARIANNACon la sorella mia ten' fuggi, ingrato? SILENOMi fa pietà. ARIANNAInfelice! Deh, che farò qui sola, in fra gli orrori d'una terra diserta? Ah, meglio fia che finiscan quest'onde con la mia vita ancor la pena mia. Scena quinta Detti. BACCOFerma, che tenti? Principessa vivi, e da me spera aita. ARIANNAAh, che per me ogni speme, misera, è già sparita. BACCOAl mio poter tutto ubidisce: chiedi. ARIANNAChe chiederti poss'io, se non che torni Teseo infido? BACCOTeseo? ARIANNAEgli mi diede la fé di sposo, ed ora con Fedra fugge, in su volante prora. BACCOCon Fedra, a te germana? Ed ancor l'ameresti? ARIANNANon mai; ben di vederlo io bramerei sol per rimproverarle i torti miei. BACCOS'altro non chiedi, ecco, lo traggo al lido. ARIANNAVeggiamlo, e se ciò sia, del suo delitto farò che a me ragion renda l'infido.
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Parte prima
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Parte prima
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BACCO Re de' venti dalle rupi tue profonde, re de' venti, scuoti l'onde, e di turbini stridenti empi l'aria, agita il mar. E quel legno ch'io t'addito, qual partì da questo lido, tratto a forza dal tuo sdegno qui ritorni a naufragar.
ARIANNAAh, che veggo? Qual nera procella insorge? Urla per ogni parte l'instabile elemento: ah, vedi il pino, qual mai guerra gli fa l'ira de' venti? Ma, già volge la prora a questa sponda; come sembra che voli! Oh, come presto... BACCOForza del mio potere. SILENOAttendi il resto. ARIANNAChe più? BACCOFrangerò il legno. ARIANNAE il caro sposo? BACCOE puoi amarlo ancora? ARIANNAE la cara germana? BACCOQuella che t'odia, e col tuo sposo or fugge? Se n'hai pietà, riedasi al mar la calma, e spiri al pino l'aura seconda. ARIANNANo, tornino alla sponda. SILENOE poi? ARIANNAE poi sfogato lo sdegno del mio cor contro l'ingrato, l'aborro, e l'abbandono. BACCOCon tal fede ubbidisco, e pago io sono. ARIANNAEccolo ormai vicino. BACCODietro di questa rupe ascondiamci a goder del suo naufragio. ARIANNAOh dio! BACCONon dubitar salvo e sicuro resterà l'uno, e l'altra, io te lo giuro.
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Arianna
V. Cassani / B. Marcello, 1726 SILENOOh, come di costei sì presto è innamorato il mio signore! Dunque di Bacco anche trionfa Amore? SILENO È più tenace di vischio, o rete, il crine, il guardo d'una beltà. Fugge da quegli talor l'augello, ma se da questi un cuor è colto, non fia mai sciolto, non mai ne uscirà. Scena sesta Teseo, Fedra. Arianna e Bacco in disparte. TESEOMiseri noi! L'abete è infranto, e l'onda entra per ogni parte, e lo profonda. FEDRATeseo, mio Teseo, aita. TESEONon ti lascio, mia vita. Ma, qual portento? Il mar già torna in calma. FEDRAE a sormontar le arene la nave, che sdruscì, ponte diviene. TESEOSiamo in salvo. FEDRAMa, oh dio, che dirà la germana se avvista fia di nostra fuga? TESEOA lei direm, che dalla sponda furia ne trasse d'improvviso vento. Quel che mi pesa, è di dover pur anco rivederla con pena, e il frutto perder de' tuoi dolci amori. FEDRAQuanto infelice io nacqui! TESEONon paventar, saprà additarne il fato altro mezzo a fuggir...
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Parte prima
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Parte prima
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Scena settima Esce Arianna furiosa, e detti. ARIANNANo, scellerato! FEDRAOh dio, che veggio? ARIANNAUna regal donzella tal s'abbandona in solitaria riva? E tu, Fedra crudele, a me rapisci chi era l'anima mia? Quel che mi diede la marital sua fede? FEDRAChe posso dir? ARIANNATu non rispondi, ingrato? Hai sì tosto obliato il tuo dover, la mia prestata aita, la fuga mia dal padre? TESEOArianna, t'accheta: a te mi rendo pentito e fido. (Fingerò.) FEDRA(Son morta.) ARIANNAPentito? Sii pur fido a quella indegna con cui fuggisti, a lei ti lascio: vanne, traditor menzognero, da me lontan. TESEO(Dicesse almen davvero.)
ARIANNA Incauta farfalletta che scherza intorno al lume v'accende al fin le piume, e perde il volo. Un giorno de' tuoi rai al foco anch'io scherzai e senza paventar ne ho pena, e duolo.
Scena ottava Fedra, Teseo. FEDRAO mio rossor, non oso articolar più voce, né rimirar la suora mia tradita. TESEOChi sa. L'offesa, e il torto, dal suo core m'han tolto, e a te mi cesse. www.librettidopera.it
Arianna
V. Cassani / B. Marcello, 1726 FEDRACredi, che da ver dica? Ha favellato lo sdegno in lei, la gelosia, il furore; aspetta che favelli un dì l'amore. TESEOSordo sarò, qual aspe ad ogni incanto. FEDRACome potrai dal pianto difenderti? TESEOIl petto mio è di diamante. FEDRAChi resister mai puote a donna amante? TESEOOccupata è già l'alma nell'amor tuo, più paventar non puoi. FEDRACaro Teseo, tem'io... di che mai temo? Di te, della germana e di me stessa; ma in te qualunque mia sorte sarai sempre 'l mio cuor, l'anima mia, e se tua non sarò, sarò di morte. FEDRA Se viver non poss'io con te, bell'idol mio, voglio spirar per te. Allor comprenderai, ché morta mi vedrai, del cor la salda fé. Scena nona Bacco, Sileno, Teseo. BACCOTeseo non dubitar, ama pur Fedra, ché tua sarà. TMa tu chi sei? ESEO BACCOQuel sono cui piacque di salvarti in questo lido dalla fremente, orribile procella. TESEOTanto puote operar solo chi è nume! BACCOSon io chi sono; altro saper non déi se non ch'amo Arianna, e mia la voglio. SILENOEccoci in nuovo scoglio. TESEOL'abbi. BACCODunque la cedi? TESEOE quanto lieto! www.librettidopera.it
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